Agorà IRC n. 12 dicembre 2021
Quale Alternativa all’IRC?
Editoriale: La scelta del nulla può essere davvero educante?
di Paolo Bellintani pag. 2
Attività Alternative all’IRC: esempi di buone pratiche
di Pasquale Nascenti pag. 3
L’ora del nulla: considerazione
di Francesco Sica pag. 5
L’alternativa all’IRC nella scuola dell’Infanzia
di Diletta De Laurentiis pag. 7
L’ora del nulla: una pagina bianca?
Di Andrea Robert pag. 9
Il linguaggio artistico tra IRC e Alternativa nella scuola infanzia/primaria
di Adriana Rinaldi pag. 11
Alternativa all’IRC: storia delle religioni?
di Costantino Bellusci pag. 13
Schede Film per la didattica
di Riccardo Sciannimanico pag. 15

EDITORIALE
di Paolo Bellintani, Direttore Responsabile
Care amiche / cari amici,
la vostra lettura, che ci conforta anche in questo Natale e fine anno 2021, sarà piacevolmente attratta dal nuovo numero della Rivista. Dicembre si presenta ricco di spunti e riflessioni interessanti. Durante la redazione mensile, essendo in cerca di argomenti su cui focalizzare le nostre ‘penne’ e dopo un’articolata analisi, ci è parso opportuno come tema mensile, di offrire un’ampia disamina dell’Ora alternativa all’IRC, detta anche a torto o a ragione ‘ora del nulla’. La mia personale esperienza (più che trentennale) di docente delle scuole superiori propende nel dire che è davvero “un’ora del nulla” con tutto il fascino che tale sostantivo ha nelle scelte e nelle menti dei giovani. Già vari ‘maestri’ del dubbio si sono dedicati a riflettere e a ragionare circa il “Nulla”. Tanto per citarne alcuni di epoca moderna e contemporanea ricordo, J.P. Sartre, con il suo notissimo: L’Être et le Néant: Essai d’ontologie phénoménologique; e poi l’opera di F. Nietzsche, per il quale il termine “ nichilismo designa la presunta inarrestabile decadenza della cultura occidentale greco-cristiana, e insieme la denuncia di questa decadenza e la distruzione teorica e pratica dei valori della tradizione”, così la definizione della Enciclopedia Treccani. Vari articoli si prefiggono di approfondire questo sostantivo tanto carico di valenze filosofiche non solo nella scelta dei nostri giovani ma fondamentale rappresentazione delle speculazioni teologiche ed esistenziali dell’estremo oriente. Valga ricordare qui solo la valenza del ‘Nulla’ nel pensiero buddista e/o taoista. Tuttavia siamo andati a dare uno sguardo alle scelte e alle pratiche che caratterizzano le nostre istituzioni scolastiche su questo tema: varie le scelte, poche quelle esperite di qualità, a riconferma della forza e del fascino del Nulla. Come docenti innanzitutto ci siamo domandati: può davvero essere una scelta educante ? Può un’Istituzione educativa, come la Scuola nel suo insieme, permettere che i propri giovani percorrano la scelta del nulla ?
A tutti Voi giungano i miei personali auguri di Buon Natale, come anche da parte dell’intera Redazione.